Decreto Rilancio: Superbonus 110% per pochi lavori, cessione del credito per tutti
La casa come un bancomat. Questa volta per davvero. Grazie al Decreto Rilancio, arrivato in Gazzetta Ufficiale lo scorso maggio (DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34) e che dal 17 luglio è legge, accanto al Superbonus 110% per gli interventi di risparmio energetico più impegnativi è confermata la possibilità di sconto in fattura o cessione del credito anche per gli interventi edilizi con aliquota ordinaria (bonus ristrutturazioni 50%, bonus facciate e ecobonus).
Superbonus e Legge di Bilancio 2021
Aggiornamento 28 dicembre 2020. Inizialmente l’agevolazione riguardava solo le spese effettuate nel 2020 e 2021, senza riferimenti alle rate già in corso. Per chi vorrà cedere il credito in questi casi non è richiesto il visto di conformità. Con le ultime disposizioni però (emendamento del 22 dicembre alla Legge di Bilancio 2021) è stata ufficializzata la proroga del Superbonus 110% al 30 giugno 2022 e, per gli edifici o condomini che al giugno di quell’anno avranno concluso il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022.
Altre novità disposte legate al Superbonus 110% sono:
– estensione anche ai proprietari unici,
– chiarimenti sull’unità immobiliare funzionalmente indipendente,
– coibentazione tetto tra gli interventi trainanti,
– Superbonus anche per edifici senza tetto o muri perimetrali,
– Superbonus per eliminare barriere architettoniche,
– Superbonus maggiorato per i sismi,
– Fotovoltaico e ricarica elettrica,
– assicurazione per i professionisti tecnici.
Chiariti anche tutti i dettagli sui tetti di spesa e i requisiti tecnici, ora che sono stati pubblicati i decreti attuativi del Mise e che Entrate ha fornito le ultime disposizioni con le circolari n. 24 dell’8 agosto 2020 e n. 30 del 22 dicembre 2020.
Superbonus 110% – software in cloud
Alessandro Pegoraro Sistemassociati, 2021,Abbiamo sviluppato Il software cloud Superbonus 110% per agevolare professionisti e cittadini nella simulazione del calcolo delle detrazioni spettanti per le diverse tipologie di interventi agevolabili al 110%. Il software cloud Superbonus 110% consente di:- Individuare gli interventi…
DECRETI ATTUATIVI MISE
Stabilisce quali requisiti tecnici devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni. Inoltre, specifica i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento.
Definisce le modalità di trasmissione e il relativo modulo delle asseverazioni che vengono poi trasmesse ai vari organi competenti tra cui ovviamente l’Enea.
CIRCOLARE DI ENTRATE n. 24 dell’8 agosto 2020
Per quanto riguarda le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, la circolare dell’Agenzia fornisce una lunga serie di chiarimenti. Detrazioni per i familiari del proprietario? Come funziona per le p.iva?
CIRCOLARE DI ENTRATE n. 30 del 22 dicembre 2020
Chiarisce che il Superbonus 110% spetta anche per gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione e al completamento degli interventi agevolabili. La precisazione è importante, in quanto conferma la possibilità di fruire della detrazione rafforzata anche con riferimento agli oneri accessori sostenuti rispetto all’intervento principale trainante.
Oltre a questo, il documento elenca le modifiche introdotte dal Decreto Agosto (DL 104/2020) e fornisce i documenti e le dichiarazioni sostitutive da acquisire al momento in cui viene rilasciato il visto di conformità sulle comunicazioni per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
I riferimenti legislativi sono desunti dal testo definitivo del Dl rilancio, e le misure di materia edilizia, sono contenute rispettivamente:
Qui trovi invece il il DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 – “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” pubblicato sulla GU Serie Generale n. 128 del 19/05/2020 – Suppl. Ordinario n. 21.
Entrata in vigore del provvedimento: 19/05/2020.
Superbonus solo per i lavori importanti
Andando con ordine, il Superbonus al 110% è previsto per questi lavori:
Articolo 119 del DL Rilancio | riassunto
- Isolamento termico superfici opache verticali, orizzontali e inclinate
- Materiali isolanti in rispetto ai criteri minimi ambientali
- Impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda
- Impianti a pompa di calore e condensazione
- Impianti ibridi o geotermici abbinati ad impianti fotovoltaici
- Miglioramento di almeno 2 classi energetiche da dimostrare attraverso l’APE
- Installazione impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo
Con le modifiche introdotte al testo originario dell’art. 119 del decreto Rilancio (34/2020) vengono rimodulate in parte le agevolazioni, pur confermando l’impianto originario delle norme in base alle quali viene introdotta la detrazione del 110 per cento, in cinque quote annuali di pari importo, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021 che comportano risparmio energetico (art. 14 dl 63/2013), solo però a specifiche condizioni.
Nel nuovo testo, ora definitivo, è stato inserito un richiamo esplicito alla coibentazione del tetto anche quando non è piatto, in quanto l’agevolazione è prevista anche per gli interventi sulle superfici inclinate. Chiarito poi che per gli edifici unifamiliari la detrazione è ammessa esclusivamente per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e non più anche per quelli di climatizzazione e basta. Esclusa quindi l’agevolazione per i semplici impianti di raffrescamento.
Qui trovi la lista degli interventi che danno diritto al bonus maggiorato alla luce delle modifiche introdotte il 17 luglio:
Superbonus 110%: come usare l’agevolazione?
Il Superbonus al 110% è riconosciuto in cinque rate annuali di pari importo. Potrà essere ceduto direttamente all’impresa in cambio di uno sconto in fattura, o di una fattura a zero. Le imprese potranno utilizzare il credito d’imposta per ridurre le tasse o cedere a loro volta il credito alle banche e ottenere quindi immediatamente soldi liquidi. Le modalità attuative arriveranno più in là.
Cessione del credito per Ristrutturazioni, Ecobonus e Bonus facciate
La procedura della cessione del credito, ed è questa la vera novità, potrà essere seguita anche per il bonus facciate al 90% e per tutti gli altri interventi edilizi per i quali è prevista la detrazione del 50% , il sismabonus o per l’Ecobonus 65% in caso di risparmio energetico, comprese le vecchie rate non ancora utilizzate. Il ddl Rilancio consente infatti di trasformare la detrazione fiscale in un credito d’imposta, che diventa cedibile ad altri soggetti, banche comprese, e non solo a chi esegue i lavori. Si potrà ottenere quindi anche in questo caso un sconto in fattura, o cedere i crediti alle banche.
Superbonus – DL Rilancio, Articolo 121 – Cessione del credito valida per:
- Recupero patrimonio edilizio
- Efficienza energetica
- Misure antisismiche
- Recupero/restauro facciate (anche solo pulitura e tinteggiatura)
- Installazione impianti fotovoltaici
Decreti attuativi
Come accennato sopra, sono stati definiti i primi decreti attuativi del Mise relativi al Superbonus:
– il primo è sui requisiti tecnici, che definisce quali sono necessari per soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni, nonché dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento;
– il secondo è sulle asseverazioni (comma 13 dell’art.119), e prescrive le modalità di trasmissione e compilazione del relativo modulo delle asseverazioni, che sono poi da trasmettere ai vari organi competenti, tra cui ovviamente l’Enea.
Massimali di costo
Sarà il tecnico abilitato a predisporre l’asseverazione con cui dichiara che sono rispettati i costi massimi per tipologia di intervento.
I criteri da rispettare sono i seguenti:
– i costi per tipologia di intervento sono inferiori o uguali ai medi delle opere riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti in cui è sito l’edificio oggetto dell’intervento, oppure in prezzari commerciali;
– in mancanza, i prezzi devono essere determinati in maniera analitica, con procedimento che tenga conto di tutte le variabili che intervengono nella definizione dell’importo stesso.
A livello regionale c’è una grande discrepanza e varietà di prezzi, e questo fattore ha impedito di inserire un’unico riferimento.
Ristrutturazione con demolizione ricostruzione: sì anche all’ampliamento
Lo dice il MIT con una circolare che chiarisce sulle recenti modifiche al TUE introdotte dal decreto semplificazioni.
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